La pratica della Mindfulness ruota attorno a due concetti fondamentali: quello di consapevolezza e quello di concentrazione.
La consapevolezza non è altro che la capacità di agire quanto più possibile in modo intenzionale, dirigendo uno sguardo puntuale ma non giudicante a ogni cosa si faccia, si dica, si pensi.
La concentrazione è lo sforzo positivo della mente che si allena per dirigere l’attenzione verso il suo oggetto in maniera pura, senza l’interferenza del pensiero che risente dell’esperienza passata o delle proiezioni sul futuro.
Secondo la definizione di Jon Kabat-Zinn, scienziato e teorico del protocollo MBSR, Mindfulness significa “porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante” (1994, p. 63).
Le pratiche di mindfulness insegnano a prestare attenzione alla propria condizione presente, evitando qualsiasi giudizio e portando consapevolezza nel proprio mondo interiore.
Vivere nel presente consente di sfruttare a pieno tutte le risorse fisiche, energetiche, emotive, mentali e spirituali.
Le pratiche di mindfulness inoltre, favoriscono il cambio di ritmo interiore e l’attivazione delle aree più antiche e creative della coscienza dove risiedono intuizione, immaginazione, creatività e talenti personali.